Modifica della LR 15/2007, per assicurare ricerca e sviluppo e meno sprechi energetici alla Regione Friuli V.G. (approvato il giorno 11 dicembre 2012).
Proposta di defiscalizzazione (al Senato) del prezzo dei carburanti e dei tabacchi nelle zone confinarie. (non approvato).
Proposta al Senato su un emendamento riguardante l’economia digitale (in discussione).
Proposta di Modifica del Codice del Consumo in merito alle sanzioni. (non discussa).
Più tutela alle microimprese nel codice del consumo (approvato art. 18 comma d bis)
Limite dei 120.000 euro tolto per la prima casa (approvato con il DL 69 del 26/07/2013)
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Art. 10. del Dlgs 286/2005 Limiti al risarcimento per perdita o avaria delle cose trasportate (inviata al Senato per la verifica)
1) All’articolo 1696 del codice civile sono aggiunti, in fine, i seguenti commi:
«Il risarcimento del danno deve avvenire al massimo entro trenta giorni (30gg) e non può superare il valore della merce, ne essere inferiore allo stesso valore; ».
2) All’articolo 1696 del codice civile è abrogato il seguente comma:
«Il risarcimento dovuto dal vettore non può essere superiore a un euro per ogni chilogrammo di peso lordo della merce perduta o avariata nei trasporti nazionali ed all’importo di cui all’articolo 23, comma 3, della Convenzione per il trasporto stradale di merci, ratificata con legge 6 dicembre 1960, n. 1621, e successive modificazioni, nei trasporti internazionali.
La previsione di cui al comma precedente non e’ derogabile a favore del vettore se non nei casi e con le modalità previste dalle leggi speciali e dalle convenzioni internazionali applicabili.
Il vettore non puo’ avvalersi della limitazione della responsabilità prevista a suo favore dal presente articolo ove sia fornita la prova che la perdita o l’avaria della merce sono stati determinati da dolo o colpa grave del vettore o dei suoi dipendenti e preposti, ovvero di ogni altro soggetto di cui egli si sia avvalso per l’esecuzione del trasporto, quando tali soggetti abbiano agito nell’esercizio delle loro funzioni.».
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Prendere le case degli ex militari di stanza a Cormons ed affittarle a prezzo calmierato; in modo tale che il Comune possa avere un introito economico per le piccole spese. (da realizzare)
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Verifica della fattibilità per le persone ed aziende di potersi assicurare con le compagnie assicurative che hanno sede fisica in un Paese Europeo. (proposta portata in commissione, ma mai verificata)
Per chi ha debiti con il fisco fino a 120 mila euro non sarà più possibile pignorare la prima casa, a meno che non sia “di lusso”.
In questa maniera non si tutela nessuno perché con interessi e sanzioni, sicuramente la cifra sarà sempre maggiore ed addio alla impignorabilità.
Non era meglio mettere l’impignorabilità fino a 120-150mq, indipendentemente dal debito con il fisco? (Ho avuto rassicurazioni che questa norma verrà cancellata perché ingiusta)
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